Benessere Visivo

Guida alla salute degli occhi

L’apparato visivo umano si è sviluppato nei millenni per adempiere a funzioni legate alla vita all’aria aperta. Le nuove abilità visive richieste dalla vita moderna, quali la guida, la lettura e l’utilizzo del computer, connesse a condizioni di illuminazione prevalentemente artificiale, sono quindi da considerarsi fattori di stress che possono comportare l’affaticamento o il degrado dell’organo visivo.
Lo stress è dunque la risposta dell’organismo ad uno stimolo negativo e si manifesta sotto forma di disagio. Il Test dello Stress Visivo ha lo scopo di rilevare segnali di inefficienza della visione che possono manifestarsi nello svolgimento di normali attività quotidiane.
Considerando che l’85% degli stimoli sensoriali ricevuti dal cervello umano provengono dalla vista, avere una buona qualità e flessibilità della visione è una premessa fondamentale per il proprio benessere generale.

Passiamo molte ore in auto, per andare al lavoro o in vacanza, in città o in autostrada, in ore diurne e notturne, e in condizioni di luce molto diverse.
Gli occhi, che sono la componente fisica più coinvolta nell’attività di guidare, richiedono un impegno molto forte e ininterrotto che può provocare stress.
Per le diverse situazioni che fanno da cornice all’azione di guida esistono soluzioni ottiche specifiche che aiutano gli automobilisti a migliorare le loro performance visive.

L’occhio è un organo sensoriale, e come tutti gli organi sensoriali si può allenare rieducando la capacità visiva.
Ci sono piccoli esercizi che possiamo fare durante il giorno (eye fitness), ad esempio guardare a destra e sinistra rapidamente, come se fossimo spettatori di una partita di tennis, o aprire e chiudere gli occhi di tanto in tanto. Queste piccole operazioni allenano i muscoli intorno al bulbo oculare, proprio come gli esercizi fisici che svolgiamo in palestra.

La vista è la nostra fonte privilegiata di informazioni, per cui la sicurezza dell’occhio è molto importante.
Fondamentale è tenere sotto controllo l’efficienza visiva.
Per essere certi che i nostri occhi non solo vedano bene, ma godano anche di buona salute, è necessario sottoporsi periodicamente a visite oculistiche di controllo.
Conoscere la nostra storia familiare per prevenire eventuali disturbi, evitare il fumo, indossare occhiali da sole quando siamo esposti ai raggi UVA e UVB sono dei validi aiuti per tutelare l’efficienza visiva.

Tutti abbiamo sentito dire almeno una volta che ci sono alimenti, come i mirtilli o le carote, che fanno bene agli occhi, ed è vero.
Una dieta ricca di frutta e verdura, soprattutto quella di colore rosso e arancione che contiene pro vitamina A, aiuta a tenere gli occhi in forma. Anche il pesce, ricco di Omega 3, può essere utile.

Disturbi della vista

Guida alla cura degli occhi

L’occhio è l’organo fondamentale della vista. L’85% delle informazioni del mondo esterno arrivano agli occhi sotto forma di stimoli luminosi, questi una volta inviati ai centri nervosi, vengono trasformati in immagini. Per una miglior comprensione possiamo paragonare i nostri occhi a una macchina fotografica che imprime l’immagine sulla pellicola: nello stesso modo questa si realizza sulla retina. La cornea e il cristallino costituiscono l’obiettivo, la pupilla il diaframma, la retina la pellicola e i centri nervosi il laboratorio di stampa.

Per  ametropia si intende un’anomalia causata da un difetto visivo dell’occhio, con accomodazione completamente rilassata, per cui i raggi paralleli provenienti da oggetti lontani non vanno a fuoco direttamente sulla retina. Quando l’occhio concretizza una visione normale, cioè ha la capacità di vedere nitidamente all’infinito, si definisce emmetrope.
Quando la visione non è perfettamente puntuale, cioè una scarsa messa a fuoco dell’immagine, l’occhio è ametrope.
Esistono tre tipi di ametropia: miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Miopia
È quella condizione visiva dove la lunghezza del bulbo è superiore al necessario. La visione miopica è caratterizzatada una visione sfuocata degli oggetti distanti, mentre si vedono meglio quelli vicini.
Si presenta in forma congenita, o acquisita. Quella congenita è legata a fattori di familiarità e si manifesta precocemente. Quella acquisita si evidenzia anche dopo il normale sviluppo, ed è sempre più presente nel periodo di impegno scolastico intenso (12-25 anni). È noto che il soggetto miope in condizioni critiche di luce o illuminazione crepuscolare o notturna ha un peggioramento dell’acuità visiva, compensabili con soluzioni specifiche. La correzione più comune si effettua con occhiali. È possibile compensarla tramite: Occhiali, Lenti a contatto sin dall’età adolescenziale, da alternarsi sempre con occhiali, Chirurgia refrattiva da eseguire solo in età adulta, dopo l’avvenuto arresto dell’evoluzione miopica. Per informazioni specifiche rivolgetevi al vostro medico oculista di fiducia.
Ipermetropia
È un’ametropia che si verifica quando la lunghezza del bulbo oculare è inferiore al necessario. Molto comune nei bambini, già in età prescolare, è caratterizzata da una difficoltà nella visione da vicino mentre è minore la difficoltà per il riconoscimento da lontano. L’accrescimento di tutto l’organismo determina solitamente una riduzione dell’ametropia. I sintomi principali, definiti astenopeici, comuni a tutte le età, sono: mal di testa, bruciore, lacrimazione, soprattutto durante la lettura.
La sua evoluzione, se controllata e corretta otticamente, è abbastanza lenta. Anche per l’ipermetropia il mezzo più consueto di correzione è l’occhiale. È possibile compensarla tramite: Occhiali, Lenti a contatto, Chirurgia refrattiva anche se per questo impiego è molto meno praticata in quanto l’ametropia continua a manifestarsi con il passare degli anni.
Astigmatismo
È quel difetto della vista che si verifica quando la superficie anteriore dell’occhio non è regolare o sufficientemente sferica. Gli oggetti, sia lontani che vicini, vengono visti sdoppiati, dai contorni confusi.
L’astigmatismo è un difetto della vista il più delle volte congenito e si associa sempre a miopie o ipermetropie, proprio per questo la sua manifestazione varia a seconda dei casi. È possibile correggere la visione astigmatica con l’impiego di: Occhiali, Lenti a contatto, Chirurgia refrattiva.

La presbiopia è una perdita dell’efficienza dell’apparato visivo da vicino. Si manifesta in tutti i soggetti intorno ai 40 anni (età variabile a seconda dei diversi fattori) e si evidenzia con la difficoltà di mettere a fuoco oggetti da vicino e la tendenza ad allontanarli per ricercare una messa a fuoco migliore. Aumenta con l’età. Per correggere la presbiopia esistono diversi strumenti:
Lenti a funzione dinamica per vicino: Ideali per tutte le attività lavorative. Mantengono in allenamento il tono accomodativo residuo, ritardando l’evoluzione del deficit.
Lenti progressive: Sono le lenti a maggiore efficacia specie quando si somma ad ametropie di base che interessano il lontano.
Lenti monofocali: Il classico “occhialino” da vicino che permette una visione ad una distanza fissa, ma va levato per mettere a fuoco oggetti lontani. È una soluzione di emergenza.
Lenti a contatto: Il mezzo di compensazione da usare in alternanza all’occhiale quando si vuol vivere in piena libertà.
Presso VisionOttica Maurizio De Giglio puoi trovare le lenti oftalmiche Nakyma Link, lenti progressive personalizzate ad addizione interna, studiate appositamente per compensare questa ametropia. Inoltre, ti offriamo l’opportunità di effettuare gratuitamente il Test dello Stress Visivo.

L’ipovisione è quella condizione permanente di acutezza visiva molto limitata che compromette una normale attività lavorativa e la vita di relazione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), un soggetto è ipovedente quando ha un visus nell’occhio migliore compreso fra 1/20 e 3/10.

Esistono molti tipi di patologie oculari. Alcune sono fastidiose ma non troppo allarmanti. Altre possono essere molto gravi e addirittura invalidanti, soprattutto in assenza di una diagnosi tempestiva.
Le patologie visive di maggiore interesse, perché più diffuse o perché di particolare rilievo, sono la cataratta, il glaucoma e la retinopatia diabetica. Questi disturbi possono provocare una perdita totale o parziale del campo visivo da uno o entrambi gli occhi.
Congiuntivite
La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, membrana mucosa che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre.
La congiuntivite è una patologia abbastanza frequente, vista la forte esposizione della congiuntiva agli agenti esterni. Può essere di origine infettiva, allergica o irritativa. Si manifesta in forma acuta (principalmente batterica, risolvibile nel giro di una settimana) o cronica. In genere questa patologia comporta un arrossamento dell’occhio e la secrezione di materiale giallo-verdastro che al mattino rende difficile l’apertura delle palpebre. Lacrimazione, gonfiore, bruciore e sensazione di sabbia negli occhi sono altri sintomi che caratterizzano le congiuntiviti.
Glaucoma
Il glaucoma è una malattia importante caratterizzata da un aumento della pressione all’interno dell’occhio dovuta ad un aumento di produzione dell’umor acqueo, il cui deflusso è ostacolato da processi patologici. Ne consegue che entra più liquido di quanto ne esca, provocando la  compressione del nervo ottico e possibili lesioni irreversibili. Se non diagnosticato in tempo può causare seri danni alla vista e, in alcuni casi, ipovisione e cecità. Negli stadi più avanzati si ha una visione cosiddetta ‘tubulare’ poiché si è persa la visione periferica mentre si vede ancora al centro del campo visivo. Quando la degenerazione del nervo ottico è in fase avanzata compaiono zone cieche dette scotomi, che riducono il campo visivo fino alla cosiddetta visione a cannocchiale.
Diabete
l diabete è una malattia provocata dall’incapacità dell’organismo di metabolizzare gli zuccheri in maniera corretta. Il mancato smaltimento degli zuccheri comporta alte concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia). A causa dell’iperglicemia i vasi sanguigni di tutto l’organismo e in particolar modo quelli di minor diametro, tra cui i capillari della retina, vengono danneggiati. Le complicanze oculari del diabete, dette appunto retinopatia diabetica, possono portare alla perdita parziale o anche totale della vista.
Cataratta
La cataratta consiste nell’opacità parziale o totale del cristallino, che progressivamente perde la sua trasparenza. È un fenomeno che interessa soprattutto le persone in età avanzata, ma non è rara anche la presenza di cataratte congenite o causate da traumi.
I sintomi più comuni sono l’abbassamento graduale della visione, la percezione di immagini sdoppiate o la presenza di aloni intorno alle sorgenti di luce. Per comprendere meglio questo fenomeno si può paragonare il cristallino alla lente interna di una macchina fotografica che è danneggiata o opaca: chiaramente la fotografia risulterebbe nebbiosa e indistinta. L’occhio privo del cristallino è detto occhio afachico. L’intervento per la rimozione della cataratta si esegue generalmente in anestesia topica, con la tecnica della facoemulsificazione.

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